PRINCIPI FONDATORI DELLA 'SCUOLA AMBIENTALE'

Il progetto 'Scuola Ambientale' non e’ un format calato dall'alto, è frutto di un insieme di scelte politiche, educative e sociali fatte negli anni per rispondere a vari bisogni degli studenti, dell'Istituto Comprensivo, degli insegnanti e della Comunità.

Consapevoli che per migliorare bisogna rischiare, in più occasioni si è scelto di 'saltare il fosso', inteso metaforicamente come il coraggio di andare oltre, di prendere lo slancio per fare la differenza! Guardare lontano per scommettere sui giovani fino ad offrire loro la possibilità di progettare la scuola dei loro sogni dentro le mure severe e consunte di un maestoso palazzo del '500.

La MISSION della Scuola Ambientale è quella di educare la Comunità, tramite i bambini, al concetto di sostenibilità ambientale e sociale, portando innovazione alla proposta formativa nella promozione di una cultura di accoglienza e socialità, "dove l’ambiente diviene un veicolo straordinario che insegna a portare rispetto per noi stessi, per gli altri e il territorio che ci circonda" (dalla videointervista a Barbara Trento, Sindaco di Sandrigo dal 2004 al 2011).

 

Alcuni tra gli aspetti più importanti che sono stati considerati in fase di progettazione e programmazione delle attività di educazione ambientale alla Scuola Ambienetale sono:

  • Far sempre riferimento al vissuto degli educandi e non perdere di vista la loro gioia, il desiderio di imparare ed il loro modo di andare incontro al mondo.
  • Partire dai problemi concreti sentiti dai bambini e dalle bambine, in modo da creare motivazione all’apprendimento, generando il confronto con problematiche reali.
  • Riuscire a trasmettere l’amore per la conoscenza, la gioia di imparare ad imparare, contagiando l’educando con la propria passione ed entusiasmo per i temi relativi all’Educazione Ambientale.
  • Tenere sempre presente che il bambino è il protagonista dell’evento educativo e per lui apprendere significa riscoprire, reinventare, ricostruire la realtà, utilizzando gli strumenti che l’educatore di volta in volta gli propone.
  • Dare la possibilità agli alunni di sentirsi responsabili delle proprie idee, permettere loro di mettersi in gioco e di imparare a guardare il mondo con i propri occhi, creando “centralità della persona che apprende”.
  • Rispettare i livelli di sviluppo, gli stili e i ritmi di apprendimento dei singoli alunni, dando la possibilità di lavorare in gruppo o individualmente.
  • Educare al relazionarsi col gruppo, prediligere l’approccio partecipativo, promuovere relazioni interpersonali al fine di valorizzare il singolo e di educare ad apprezzare la ricchezza del gruppo.
  • Far emergere livelli di conflittualità, che devono comunque essere gestiti come occasione educativa di confronto reale, nelle forme più costruttive e formative per il futuro cittadino.

I macro orientamenti educativo-didattici della Scuola Ambientale si riconoscono nei quattro pilastri che la Commissione Internazionale ha proposto nel 1996 all’UNESCO come fondamento dell’educazione:

Formare ad una cittadinanza attiva e responsabile, migliorare le capacità dell’essere e lavorare in gruppo, favorendo uno sviluppo autentico e dinamico con il territorio il bambino impara a stare e a fare con gli altri, con la forza che nasce dall’aver sviluppato ed esercitato una concreta sensibilità sociale ed ambientale.
Affiancare al programma ministeriale dell’istituzione scolastica, un supporto didattico, scientifico, emozionale ad indirizzo ambientale per conoscere l’ambiente, i suoi processi dinamici, la sua complessità sistemica significa sentirsi parte di esso e cercare il giusto equilibrio tra qualità di vita ed rispetto dell’ambiente.
Sviluppare la conoscenza di sé, valorizzare le competenze specifiche, sperimentare le proprie emozioni, riconoscerle e condividerle con gli altri vuol dire sviluppare delle competenze empatiche correlate al pensiero autonomo e collaborativo.
L’alternarsi di attività pratiche, creative, conoscitive stimola l’ingegno e permette di coltivare e manifestare le potenzialità di ciascun bambino, rispettando i tempi della sua evoluzione fisica ed interiore, sviluppando così quella sana autostima che permette di aprirsi al mondo.

LA PAROLA AI PROTAGONISTI

INSEGNANTI

STUDENTI

AMMINISTRAZIONE